giovedì 20 novembre 2008

Caro Frank ora tu si’natra cosa

Il tempo lento e inesorabile trascorre
e demolisce sia le mura che la torre
un tempo sopra tutte lei svettava
gestiva la battaglia e poi rientrava
ora protetta all’ombra dei co..bastioni
si trova quasi sempre a penzoloni.

Di questo fu l’oracolo a predire
come sarebbe stato il divenire
e dentro alla tua età lui l’ha celato
dopo averlo con cura anagrammato.

Cinquantatrè

“ orcocan nù te tira più”

Non ti crucciare non tutto è perduto
necessiti soltanto di un aiuto
che solo nel Viagra puoi trovare
se vuoi ancor la spada sfoderare.

E poi che dir, ci sono tante cose belle
alterna un po’ i galani alle frittelle
di certo son più duri da mangiare
ma è un’esperienza nuova da provare.

Conservati così amico caro
è meglio un buon amico del denaro
son tante le stronzate che puoi dire
vedrai che sempre lui saprà capire
e …
stringendo la tua mano un po’ deciso
ti manderà a “fa un culo” col sorriso.

Zia Tina maestra del lavoro

E stata proprio una bella sorpresa
questa medaglia davvero inattesa
che del lavoro maestra ha premiato
la nostra cara Tina Bonato.

Ha sempre svolto la professione
con diligenza e gran passione
e a tutti quelli che lei ha incontrato
un bel sorriso ha regalato.

S’è alzata presto di buon mattino
saltando a volte il suo spuntino
per poi recarsi via come il vento
al suo lavoro in cinquecento.

Orgoglio e vanto i suoi padroni
le han dimostrato in più occasioni
nel loro palmo di mano stava
tanto era buona, tanto era brava.

Passato il tempo come saetta
la vita a volte è stata “stretta”
“ora et labora” e in conclusione
anche la Tina è andata in pensione.

Ma non pensiate che sia finita
c’è chi lavora tutta la vita
proprio per questo anche Bonato
come ha finito ha re-iniziato.

E’ terminata questa storiella
non so se brutta non so se bella
alziamo il calice e festeggiamo
la cara Tina con battimano.

Al caro zio Dino

Trascorso è un altro anno
passato è Natale e pur Capodanno
ci siamo qui riuniti per fare a te festa
levando i bicchieri cantar le tue gesta.

Un grande sciatore, veloce, sicuro
che cerca ogni volta il percorso più duro
scendendo la pista, la neve si scrolla
s’arresta, riprende, ma mai lui barcolla.

Pilota provetto si libra nel cielo
cabrando si stalla e fa il contropelo
a piccole nubi lì sul suo cammino
che gli scagliano contro dei tuoni e saette
ma lui si diverte e più non la smette.

Mi sembra tornato di nuovo bambino
un poco tremendo e un po’ birichino
… è questo zio Dino …

Ventesimo Pro Loco Limena

Sono trascorsi ormai vent’anni da quel dì lontano
che Benetti prese tosto la Pro Loco per la mano
Era un piccolo gruppetto di ragazzi come tanti
che si trovavano di sera per guardare un po’ più avanti.
Alla giunta di quel tempo non andava giù il boccone
e si presero la briga di inserir loro persone.
Non avendo precedenti, non essendo per questo andati a scuola
scopiazzavano il programma del Comun di Correzzola.
Son cresciuti quei ragazzi, ce lo dice un po’ la storia
superato hanno i maestri, e di questi, anche la gloria.
Il Comun riconoscente, per il lustro ricevuto
ravvedendosi per tempo qualche fondo ha devoluto.
I bambini son contenti quando giunge il carnevale
dentro ai carri, tra i parenti, non si possono fare male.
Nelle torride serate tutti quanti fan la ressa
per vedere le anteprime proiettate alla Barchessa.
Se ai palati più esigenti, più non basta l’avventura
loro alternano i Balletti alla Lirica più pura.
Poi cantando “a ciara stea” nelle notti di Natale
si raccolgono soldini per chi soffre e sta più male.
Col teatro e i Rock concerti non c’è arte che sia fuori
e nel prossimo programma c’è la festa anche dei fiori.
Noi vi siam riconoscenti per le cose che ci date
impiegando il vostro tempo, ci riempite le serate.
E per fare noi felici, veramente ci vuol poco
su gridiamo tutti assieme “Viva Viva la Pro Loco”.

Un particolare ringraziamento:
a Arcadio Benetti, dai baffi perfetti.
a Giancarlo Pecin, che ancora vuria el so complessin.
a Bruno Capeo, ne bruto ne beo.
e a Sabbadin Walter, che non fa rima, ma i gà fregai tutti
parchè el xe ancora lu el Presidente.

Il caro zio Dino

Il caro zio Dino non s’è proprio accorto
che il tempo trascorre, perché è sempre assorto
assorto a giocare col suo bel trenino
disteso per terra nel suo salottino,
a scambi e carrozze, lui dà la tensione
con fare più esperto di un capo stazione.

Se il vento si leva pungente sui monti
lui tiene in entrata scarponi e scii pronti
e scende felice la china imbiancata
solcando col ferro la neve ghiacciata.

A volte lui porta con se i suo nipoti
facendo anche a loro veder le sue doti
da grande maestro da loro lezioni
che a volte finiscon in gran ruzzoloni.

Da quando in pensione lui s’è ritrovato
in spirito e corpo ci sembra rinato
col nuoto, lo sci e la bicicletta
mantiene lui sempre una forma perfetta.

Tranquillo e sereno si gode la vita
e ama la tavola se bene imbandita
lui scherza felice con tutti i parenti
e a volte punzecchia i meno contenti.

Non devi cambiare, ti prego, zio Dino
conserva il tuo cuore che in fondo è bambino.
stringiam la tua mano e un bacio ti diamo
è proprio così lo zio che vogliamo.

Il mondo continua

Un vispo pargoletto
piovuto è giù dal cielo
che il babbo e la sua mamma
accudiscono con zelo.

E tutti fanno festa
perché continua il mondo
ci sono in più due mani
per fare girotondo.

Sei proprio fortunato
oh! caro e bel bambino
perché tu sei caduto
su un grande e bel giardino.

Alcuni tuoi fratelli
i meno fortunati
cadendo sulla terra
gli sterpi han li trovati.

Su tieni stretta stretta
Gianmarco quella mano
del babbo e della mamma,
vedrai che andrai lontano.

Capodanno 2006

Spalanca il nuovo anno le sue braccia
fa l’occhiolino, è allegra la sua faccia
speriamo porti in fondo ad ogni cuore
tanta saggezza, serenità e amore.

Vorrei non si scordasse, cari amici
che esistono anche i più poveri e infelici
e possa portar loro pace e pane
e debellar per sempre guerra e fame.

Lo vedo un po’ perplesso … “come fare ?” …
non è che a lui l’esempio vogliam dare ???

14/9/96 Miei cari Amici e care amiche

Care e dolci fanciulle…. di un tempo, oggi donne, anzi “femmine gagliarde”, avezze ai travagli della vita.
Sui vostri volti, il trascorrere inesorabile del tempo, sembra non avere lasciato
traccia di polvere.
I vostri occhi risplendono ancora come i raggi di sole dopo un temporale di primavera.
Noi tutti, allegra compagnia, in questo lieto giorno, vi facciamo festa.
I nostri cuori si rallegrano nel vedervi serene e innamorate come ai bei tempi, quando forse, arrossivate al bacio ardente del vostro innamorato.
Ci auguriamo che tanta felicità e serenità possano accompagnare il vostro futuro cammino, come lo scorrere pigro del fiume, che, accarezzando le sponde fiorite, dona la vita prima di confondersi nel mare …. della Padania.
Grazie amici, nei nostri cuori la gioia è grande, forse, dai vostri occhi, fa già capolino una piccola lacrima.
Speriamo che il tempo e le avversità della vita, non riescano mai, a rompere il legame che unisce tutti noi.
Anche quando, il tempo delle “more”, non sarà che un ricordo lontano, e la neve avrà imbiancato abbondantemente i nostri capelli, speriamo sia possibile ritrovarci ancora, per brindare in allegria.

Ed ora, bando alle ciance, … leviamo in alto i nostri calici, e, brindiamo a tutti noi.

Per Erika 28 settembre 1986

( Poesia scritta da nonna Caterina )

Il 28 settembre
di tredici anni fa
in un giardino di Verona
vidi un fiore di rarissima beltà.

Erika fu chiamata
la piantina profumata
e raccolta con grande amore
da due cari genitori.

Quel fiore profumato
di tredici anni fa,
ora corre per le strade
e in tutta la città.

Io son la nonna di quel fiore
che amo tanto nel mio cuore
vorrei farle tanti auguri
per i tanti anni futuri.

Nell’aiuola della vita
resta sempre ben fiorita
da farfalle accarezzata
e da usignoli addormentata.

Il gelsomino sia in fiore
sempre, e per sempre
nel tuo cuore.

Qui finisce il mio sonetto
accettalo anche, se non è perfetto
la morale sempre sia
la bellezza e l’allegria.

nonna Caterina e nonno Cesare

La Pancia della Mamma Anna

Nella pancia della mamma
sta crescendo una sorpresa
sarà stata un po’ golosa
o si trova in dolce attesa ?

C’è Romano sotto il baffo
che sorride compiaciuto
già si immagina un marmocchio
con la pelle di velluto.

Nonno e nonna in confusione
già preparano la festa
culla, scarpe, pannolini …
stan perdendo ormai la testa.

Mirko e Diego si contendon
chi la balia dovrà fare
e di notte sognan sempre
un padrino sull’altare.

Il buon Kent nella sua cuccia
sta piangendo sconsolato
perché pensa che tra breve
non sarà più coccolato.

Per finire la mia rima
un augurio vi farò
Buon Natale e Buon Anno
Vi saluto e me ne vo.

Compleanno di Anna

La Anna è partita sul piede di guerra
e ancora un po’ a stento lo appoggia per terra
nel pollice torto un chiodo ha infilato
e tutto d’incanto, diritto è tornato.

Al caro Romano, che poco ormai “dura”
è stata proposta la stessa sua cura
usare un tondino che resti nell’ombra
piuttosto che il gesso che gratta e che ingombra.

Passati son gli anni che ben funzionava
di giorno e di notte problemi non dava
e quando lui dice … ormai s’è abituata …
“facciamone una …” … s’intende pisciata.

Suvvia cara Anna, non tutto è perduto
c’è ora il Viagra che viene in tuo aiuto
se ha il mal di testa, con questa pastiglia
ritorna un galletto che fa meraviglia.

Al moro

Caro Moro in allegria
te fa i auguri eà compagnia
altri cento anni ancora
de poder vedare l’aurora
anche sensa qualche dente
ma co a to femena tacà rente.

giovedì 13 novembre 2008

Ai più bei e ai più boni dea compagnia

Caro Ruggero, cara mia Brigitta
riconoscenti siam noi sempre a questa ditta
che a ricorrenze e feste ci ha invitato
senza badar mai ai soldi che ha sborsato.
A casa o fuori a pranzo siamo stati
e sempre soddisfatti ritornati
è grande e generoso il vostro cuore
trattato ha sempre tutti con calore
io penso che nel petto la natura
piantato ha coronarie fuor misura.
Passato è il tempo, trascorsi sono gli anni
pian pian da figli a genitori e infine a nonni
è stata a volte dura la salita
ma sempre forte e unita la cordata,
usato ha con perizia la ragione
che tien legate assieme le persone.
A volte anche l’amore fa cilecca
lasciandoci scontrosi e a bocca secca
ma basta avere pazienza e al temporale
fa seguito un bel sole, è naturale.
Oh! cari nonni ho scorto tenerezza
nei vostri occhi, e quanta la dolcezza
quando stringete al petto il vostro nipotino
pronosticando dentro al cuore il suo destino.
Meraviglioso dono frutto dell’amore
che è stato benedetto dal Signore
i suoi germogli ha tramutato in frutti
non è che questo capiti per tutti.
Vi siamo noi vicini e siam contenti
se masticate ancora tutto voi coi denti
questo vuol dire che siete ancora in gamba
e che potete ancor ballar la samba.
La vita è lunga, è lunga ancor nà vita
quante sorprese riserva questa gita,
voi siete in cima, attenti alla discesa
che giunge come sempre non attesa.
Mettete i chiodi giusti sulle gomme ,
Guidare in discesa lungo un prato
ti lascia quasi sempre rilassato
ma se ti capita del ghiaccio, tu lo senti
c’è il rischio anche di rompersi dei denti.
Caro Ruggero lo so che cacciatore
fosti tu un tempo, nell’anno del Signore
ad anatre e a quaglie tu sparavi
ma spesso a mani vuote tu tornavi
così ti sei deciso di cambiare
e solamente in casa tu sparare.
La passera portavi sopra il letto
sparandole in continuo col tuo getto
fino al momento che la Brigida, che è BONA
stufata alquanto ti mandava in mona.
Ora al contrario che lei avrebbe un po’ più tempo
lui si ripiega e non vuole andare dentro
mi sembra questa vita fatta male
c’è chi si tiene le zucche e chi il maiale.
Cara Brigitta lo so questo è normale
e a volte anche il riposo non fa male
ma l’astinenza induce le persone
ad esser tristi e andare in depressione
rivolgiti in fiducia a questi amici
sarai tu più serena e lor felici.
Miei cari amici vi prego non cambiate
e sempre come siete voi restate
così che conosciuti noi vi abbiamo
se non cambiate voi … noi non cambiamo.

Cinquanta + 1

Miei cari amici trascorso e’ un altro anno
e ci auguriam per tutti senza danno
or che tornati siete gia’ da monti e mare
a un'altra festa vi vorremmo noi invitare
per farvi spendere quell' unico soldino
che forse vi e’ rimasto in borsellino.
Se be vi ricordate l' anno scorso
assieme ore liete abbiam trascorso
vorremmo con voi tutti riprovare
e questo anno in più noi festeggiare.
Destino e’ della classe riincontrarsi
Perche’ ha tante cose ancor da dirsi
se voi non ci credete su provate
e l' anno della classe anagrammate.
Staremo ancora assieme allegramente
sgombrando dai problemi un po’ la mente
ritorneremo per incanto dei bambini
che scherzano sereni e birichini
e poi stringendoci la mano con calore
ci sentiremo un po’ più amici in fondo al cuore.
Questo millennio ormai e’ già finito
suvvia cogliete al volo il nostro invito
cortesemente lo chiediam, non fatevi pregare
perche’ siam gia’ in ritardo ormai per prenotare.

Anagramma:
CLASSE MILLENOVECENTOQUARANTAOTTO
Risultato:
SE STIMOLATA .. QUANTE NOVELLE RACCONTO

Compleanno Franco 2000

Un anno fisisce e più tornerà
E quello che arriva che ci porterà ?
Sbirciato ho nel sacco che ha sulle spalle
E in cima ho rivisto le solite palle
Ma in fondo nascosto e un pò trascurato
Un dolce sorriso abbiamo trovato.
A te lo doniamo davvero col cuore
E un piccolo dono che sà un po d’amore
Speriamo che possa con la sua magia
Tristezza e sconforto portarsi lui via.
Assieme i tuoi amici or festa ti fanno
Brindando con gioia al tuo compleanno

Mio caro amico e amica ( 50 anni )

Non puoi di certo rifiutare
L’invito che ti arriva dal mio cuore
Con te mi voglio riincontrare
E assieme agli altri allegramente festeggiare.
Passato è un altro anno piano piano
E un pò di vita c’è sfuggita via di mano
Ne resta ancora tanta, noi si spera
Prima che il sole scenda, e sia poi sera.
Troviamo qualche scusa per vederci
Sentiamo quel che ognuno ha un pò da dirci
Stringiamoci la mano con calore
Doniamoci l’un l’altro un pò d’amore.
Apriamo il nostro cuore al buon vinello
Che fa sembrare a tutti il mondo bello
E sa staccar la lingua dal palato
Anche a chi di solito è imbranato.
Facciam vedere agli altri che la gioia
È giusto il contrapposto della noia
E basta solo un pizzico di sale
Per vivere la vita quel che vale
E dar sapore a tutte quelle cose
Che son di norma inutili e noiose.
Su vieni, non mancar, noi ci contiamo
Unito alla tua classe ti vogliamo
Non si potrebbe in caso non ci fossi
Aggiungere il tuo nome tra i promossi.

Ciao ti spettiamo..

La classe 1948

Pre ghiera 2007 ... per Don Cesare

Oh! Dolce mio Signore che stai lassù nei cieli
proteggi questo amico che insegna i tuoi vangeli
del cuore tuo si grande ha colto lui l’essenza
e preso come esempio per tutta l’esistenza.

Perdona se talvolta in qualche trabocchetto
con tutte e due le gambe caduto è il poveretto
ma come sai noi uomini non siamo mai perfetti
e siamo assai sensibili ai buchi e agli sgambetti.

Perciò se qualche volta facciamo nà cazzata
non prenderla sul serio ma fatti una risata
in fondo oh! Buon Pastore lo sai che quando è sera
gli armenti nell’ovile ritornan a gran carriera.

E questo grande mondo ch’è sol di pelle e ossa
con tutta la sua scienza diritto va a Canossa
e mesto china il capo in riverente segno
cosparso con la cenere per dimostrar l’impegno.

Noi siamo affezionati oh! Caro e buon Signore
e questo nostro amico a noi sta proprio a cuore
In fondo è ancora un bimbo nel fiore dei suoi anni
un poco cresciutello ma ormai non fa più danni.

Per tutti noi è un fratello, che, seguendo la tua legge
lui anno dopo anno, raduna a se il suo gregge
così ci ritroviamo amici come allora
la neve nei capelli, ma il cuor che batte ancora.

E dentro ai nostri occhi puoi ritrovar dei sogni
che nei ragazzi d’oggi son solo dei bisogni,
ti siam riconoscenti per quello che ci hai dato
anche se con fatica qualcosa ci hai insegnato

Io penso che potendo rifare il mio cammino
mi sentirei tranquillo se avessi te vicino.
Sincero fino in fondo, vi dico, son contento
per me la tua amicizia è un grande investimento
io penso che San Pietro mi firmerà le carte
sapendo le aderenze che hai dall’altra parte

Lo sai che siam burloni, è un vizio di famiglia
per questo su non prendertela, non farti meraviglia
in fondo i tuoi ragazzi te l’hanno dimostrato
ti vogliono un gran bene, tu sai se meritato !!!

i tuoi ragazzi

Natale 2006

Di cuore noi facciamo
gli auguri a tutti voi
se siete voi felici
lo siamo pure noi.
Che sia questo Natale
stracolmo di allegria
e nel suo sacco vuoto
tristezza porti via
e lasci dentro ai cuori
di tutte le persone
un piccolo germoglio
per renderle piu buone.
Crediamoci davvero
e diamoci da fare
ci attende fuori un mondo
che ha voglia di cambiare
Guardiamoci negli occhi
stringendoci la mano
contraccambiar vedremo
l'amor che noi doniamo.
Di tutti i bei propositi
facciamone una scorta
li serviremo a pranzo
a fette con la torta.

Bambino

Sbocciato e' un nuovo fiore
Lo vedo in mezzo al prato
Che tenera creatura
Orgoglio del creato
Son rosee le sue gote
E' dolce il suo visino
Dobbiamo proprio dire
Ch'e' proprio un bel bambino
Oh caro frugoletto
Venuto giu' dal cielo
Trovato hai tu l'estate
E non l'inverno e il gelo
E' stato sol per caso
Sei stato fortunato
Che il babbo e la tua mamma
Tommaso ti han chiamato

Natale 2007

Contraccambiam di cuore la vostra gentilezza
Facciamo virtualmente a tutti una carezza.
Che sia questo Natale sereno anche per voi
E riempia del suo amore il cuor di tutti noi.
Con questo carburante che non ci costa niente
Portiam l'ecologia nell' anima e la mente
Auguri ancor di cuore o amici cari e buoni
Son certo che il buon Dio vi coprira' di doni.
E sotto all'alberello Lui vi fara' trovare
Tutto quel che necessita per farci da tutti amare.

Invito classe 1948

Mio caro amico e amica

Non puoi di certo rifiutare
L'invito che ti arriva dal mio cuore
Con te mi voglio riincontrare
E assieme agli altri allegramente festeggiare.

Passato è un altro anno piano piano
E un pò di vita c'è sfuggita via di mano
Ne resta ancora tanta, noi si spera
Prima che il sole scenda, e sia poi sera.

Troviamo qualche scusa per vederci
Sentiamo quel che ognuno ha un pò da dirci
Stringiamoci la mano con calore
Doniamoci l'un l'altro un pò d'amore.

Apriamo il nostro cuore al buon vinello
Che fa sembrare a tutti il mondo bello
E sa staccar la lingua dal palato
Anche a chi di solito è imbranato.

Facciam vedere agli altri che la gioia
È giusto il contrapposto della noia
E basta solo un pizzico di sale
Per vivere la vita quel che vale
E dar sapore a tutte quelle cose
Che son di norma inutili e noiose.

Su vieni, non mancar, noi ci contiamo
Unito alla tua classe ti vogliamo
Non si potrebbe in caso non ci fossi
Aggiungere il tuo nome tra i promossi.

Ciao ti spettiamo..

La classe 1948

Din don dan Cesare

6 marzo 2008 ( 93 anni )

Novantatre ani el ga za compio
El nostro don Cesare da quando vegnuo
Qua, so stò mondo, ea terra a pestare
Par na bea sbrisada de so mare e so pare.
Al so compleanno i gha lu invitai
E come ogni anno i ze qua rivai
Sto sciapo de tosi coe tose sposai
I ghe salta dosso e pesta un fià i cai
I voe farghe a festa, par modo de dire,
Non ze che par forsa lu el debba morire.
I ciama e i tirona el prete par ea stoea
I siga i lo basa e mai no i ghe a moea
Fin quando che stufo de stà confusion
Li fa stare sitti co na benedision.
Co a coa in mezzo ae gambe, ze sempre par dire,
I va poco dopo in ciesa a finire
Ghe ze don Giuseppe che dentro li spetta
Parchè el ga da dire par tutti ea messa.
In quatro e quatrotto sti bravi tosati
I va a confessarse de tutti i peccati
E quando i se alza dall' elevasion
I va tutti in coa par far a comunion.
Continua ea festa in te un bel ristorante
Che non se poe dire che el sia distante
Chi ga organizà nol ze miga gnoco
Speremo che a ea fine se spenda anca poco
Passemo con gioia na bea giornada
Sperem che doman pì mejo a vaga
Non so cossa dire portè un fià pasiensa
Del nostro don Cesare, ghem persa a semensa
Ghe ze nà speransa che coi novi OGM
Vivemo de pì de matusalemme

O caro don Cesare la tua età nasconde
Per caso o destino un monito grande
Se vuoi tu sapere che voglio io dire
Divertiti un poco ad anagrammare la tua età.
Novantatre significa NO VANTARTE.
Uno dei Laetantes
O come diceva Paolo Malosso
DEI LETAMES

lunedì 10 novembre 2008

A Giorgia

Sbocciato e' un altro fiore
Per far Più' bello il mondo
Prodotto dall'amore Più' tenero e profondo
Si stringono a lei intorno
La mamma e i suoi parenti
Il suo papa' Cristiano
E tutti son contenti
La nonna assieme al nonno
Con tanta tenerezza
La sfioran con la mano
Facendo una carezza
Oh! Dolce bimba bella
Che appena aperto hai gli occhi
In questo grande mondo
Che e' pieno di balocchi
La vita sia propizia
E lunga la tua via
Trascorrila serena
con tutti in allegria