domenica 14 dicembre 2008

Laurea Roberto

Miei cari amici, avete giocato, e proprio per benino mi avete legnato
oh! quanti calci che ho preso nel culo, non crederete ch’io sia il vostro mulo,
voi non potete mancar di rispetto, or son dottore, nessun ve l’ha detto ?
Ho sempre corso con piede sospinto, ed alla fine, la mia gara ho vinto
la toga nera mi son meritato, assieme al titolo di avvocato.
Ora un lavoro io debbo trovare, perché al più presto mi voglio sposare
la sull’altare la cara morosa, voglio vedere vestita da sposa.
Caro papà, io sono sincero, è una ragazza che amo davvero
caccia i soldini, mi devo sbrigare, prima che idea, lei possa cambiare.
Quante fatiche, quanti tormenti, studiare sempre e stringere i denti
e quante notti passate male ad occhi aperti sul mio guanciale.
Cara mammina, sei stata paziente, in questi anni non m’hai detto niente
forse pensavi, “è tempo sprecato, mai lo vedrò io laureato”.
Proprio per questo, più impegno ci ho messo, e tante volte, anche nel cesso
mi son rinchiuso, in questi mesi, per concentrarmi sulla mia tesi.
Qui tutt’intorno, amici e parenti, mi fan sorrisi a trentadue denti
ora ho capito, mi nasce il sospetto, stanno aspettando di andare al banchetto,
di urla e grida e confusione, ne’ han già fatta indigestione.
Non brontolate, restate un po’ al gioco, questa gazzarra finisce tra poco,
poi festeggiando, tra canti e danze, voi riempirete, le vostre panze
e spedirete, giù nel budello, fresco e frizzante del buon vinello.
Non so che dire, vi sono grato, proprio per questo, io vi ho invitato
voglio serbare dentro al mio cuore, la commozione di queste ore
e su ogni foglia di quest’alloro, il vostro nome vergare in oro.
Oh! caro babbo, mia dolce mamma, voi siete stati per me la manna
che fame e sete, sempre ha placato, e in fondo all’animo corroborato
vi voglio offrire, di vero cuore, questo traguardo con tanto amore.
Sarà banale … sono commosso … di convenevoli non sono esperto
ringrazio tutti vostro Roberto.