domenica 17 luglio 2011

Sesso o Amplesso

Sesso sesso sesso
voglio farlo spesso
voglio farlo adesso
voglio farlo sempre
quando l'amor mi prende.

Su apri le tue gambe
e accogli questo glande
che scivola sicuro
nel tuo pertugio oscuro
fino a trovare in fondo
l'origine del mondo.

La nostra fantasia
scatena la frenesia
espande i nostri sensi
più di quel che tu pensi
si imperla la tua pelle
di gocce come stelle.

Noi proseguiamo il viaggio
attratti da quel miraggio
partendo dalla bocca
che impara quel che tocca
giungendo fin a la mente
ove divien cosciente.

Sopra di te il mio corpo
respira a fiato corto
con nobile baldanza
lui compie la sua danza.

Si innalza poi discende
con ritmo via crescente
schiumando in questa onda
poi dolcemente affonda.

La voluttà ci inebria
la carne e anche la mente
si avvinghiano le cosce
al corpo mio fremente.

Discende con violenza
nel fiore dove è entrato
e in fondo si ritrova
nel posto dove è nato.

Si inarca la tua schiena
indietro il capo tende
da fremiti e sussulti
percorso è già il tuo ventre.

Io poso le mie labbra
sul turgido tuo seno
mentre tra le tue sponde
il corpo mio si fonde.

Non riesco a soffocare
quell' urlo che dal cuore
pervade le mie membra
e poi gemendo muore.

Ricordo in giovinezza
facendo questo volo
diversa era l'ebbrezza
ma allora ero solo.

La voglia che fuoriesce
guizzando dal mio pene
inebria la vagina
che sotto di lui freme.

Spremuta dal mio membro
un pò filamentosa
si unisce a te la vita
che origina ogni cosa.

Mi scorre nelle vene
il sangue tumultuoso
si spegne il mio cervello
in cerca di riposo.

Lui piano si ritrae
si gira su se stesso
e sguscia fuori lento
distrutto dall'amplesso.

E mentre si ristora
sia il corpo che la mente
ripongo il mio bel glande
ancor nelle mutande.

Io son felice e triste
come non son mai stato
il corpo mio e lo spirito
di te si è inebriato ...

...mentre nelle mutande
riprude già il mio glande

Il Mattone e il Granello

C'era un grande e bel mattone
pronto per la costruzione
che stipato in un bancale
borbottava e stava male
impaziente lui com' era
di finir la sua carriera
in un posto assai sicuro
incastrato dentro a un muro.

Proprio adesso sul più bello
tosto arriva un bel granello
un granello tondo e tosto
che al mattone ruba il posto.

Il mattone disperato
per il posto a lui rubato
si rivolge al muratore
che in un bagno di sudore
sta portando la carriola
con la malta e la cazzuola
su per l'erta impalcatura
sotto il sole e la calura.

Ogni tanto quando è stanco
scende giù con il paranco
e si mette lesto lesto
sotto un'ombra dove è fresco
col salame e del buon vino
si prepara uno spuntino.

Che borbotti o bel mattone
perchè fai sta confusione ?
Non sei forse tu contento
di esser cotto fuori e dentro ?
Tutto liscio e ben squadrato
come fossi un bel soldato
ti ritrovi messo in fila
a formar na' bella pila
arrossato dalla brace
di tua madre la fornace ?

Tu lo dici, son contento
rosso fuori e tosto dentro
con pazienza sto aspettando
che mi posi tu, cantando
proprio a fianco a mio fratello
un mattone pure quello.

Sopra sotto, anche di lato
tu con l'acqua m' hai bagnato
con un pennello che giu goccia
e mi vuole far la doccia
perchè umido vi spiego
alla malta meglio lego
altrimenti sta calura
rende aimè la malta dura.

Poi mi assesti un colpettino
che mi drizza per benino
sopra e a fianco mi lavori
e la malta sguscia fuori
per veder se sono in piano
poi mi lisci con la mano
e per essere sicuro
mi traguardi lungo il muro.

Mentre avviene tutto questo
giunge un essere molesto
che al mio posto vuol posare
le sue chiappe tonde e chiare.

Troppo piccolo e dimesso
per potermi fare fesso
altri mille volte cento
di granelli col cemento
son con l'acqua mescolati
poi tra tavole gettati
perchè non combinin guai
costruito han dei solai.

Ma sei proprio tu sicuro
non sia utile al tuo muro ?
Anche se dimesso e steso
lui sorregge anche il tuo peso
e sebben tu non lo vedi
te lo trovi sotto i piedi
altrimenti al primo passo
tu cadresti con fracasso.

Seccamente quel mattone
non sentendone ragione
si rivolge al muratore
che si asciuga il suo sudore
mentre in aria forte eccheggia
un gran rutto e una scoreggia.

"Io non so se hai ragione
nel promuover la questione
Perchè prendi le difese
di quell' essere scortese
e perchè lui che è inferiore
solo a te sta proprio a cuore!"

Io tra tutti sono il re
che sarebber senza me
quei palazzi vittoriani
costruiti su due piani ?
e quei grandi grattacieli
che alle nuvole fan steli ?
E le case di ogni artista
coi mattoni faccia a vista
dai turisti immortalate
per le splendide facciate ?

Bel matton cala la boria
prima di cantar vittoria
con la calma e la prudenza
fai l'esame di coscienza.

Non ricordo tu sia nato
tutto rosso e levigato
ma alla fine di un processo
alle volte un po' complesso
che prevede la mistura
e pian piano la cottura
di un miscuglio di granelli
che pur loro son fratelli.

Quindi taci e stai li buono
se tu vuoi che ti perdono
altrimenti fai fagotto
perchè ora tu mi hai rotto.

E una bella bettonata
verrà sopra a te gettata
con del ferro rinforzata
che chiamiam cemento armato
prenderà il tuo posto al sole
trasportata da carriole.

E su in alto in alto in cielo
costruiremo un grattacielo
poi li sopra sulla vetta
metteremo una targhetta.

"Non c'è l'ombra di un mattone
che vuol farla da padrone
ma del solido cemento
con un' anima nel centro
che forgiata nell'acciaio
regge mura e anche solaio".

Fu così che da quel giorno
cementiamo tutto intorno
tutta colpa del mattone
dalla grande presunzione
che non s'era mai accorto
d'esser lui che aveva torto.

È l' union che fa la forza
dice all' albero la scorza
se la merda monta in scanno
certamente farà danno
e più in alto ha le sue fronde
più la puzza intorno effonde.